Monumenti
Arco
Nel suburbio orientale di Aquinum si trova l’arco onorario cosidetto “di Marcantonio”. L’attribuzione questa, assai suggestiva, trae le sue origini da un passo di Cicerone (CIC., Philipp., II, 41, 105-106). Il monumento costituisce uno dei più antichi esempi di arco onorario noti in Italia. Costruito in blocchi di travertino locale, L’arco manca di tutta la parte superiore. La parte inferiore del monumento non è visibile, poiché sommersa parzialmente da un corso d’acqua.
Le forme eleganti dell’arco “di Marcantonio” hanno da sempre suscitato interesse: già nel Rinascimento troviamo l’arco disegnato e integrato con ipotetiche ricostruzioni, da parte di nomi di rilievo quali Antonio e Giuliano da Sangallo, Sallustio Peruzzi, Giovannantonio Dosio.
La costruzione del monumento è databile intorno agli anni 41-40 a.C.
Via Latina
La via Latina è tra le più antiche strade d’Italia. Già esistente in età protostorica ed arcaica, il tracciato che caratterizza la valle del Liri fu regolarizzato intorno al IV-III sec. a.C, durante la colonizzazione romana del Lazio meridionale. Partendo da Roma presso Porta Capena insieme alla Regina Viarum (la via Appia), la via Latina arrivava a Capua attraversando numerosi centri importanti. Aquinum era uno di questi.
Nella struttura urbanistica di Aquinum la via Latina riveste un ruolo fondamentale, costituendo il decumanus maximus della città, lungo il quale si trovavano i principali monumenti.
Anfiteatro
Sito nel settore sud-occidentale della città, l’anfiteatro di Aquinum, di cui sono visibili solo pochi resti, fu tagliato in due durante la realizzazione dell’autostrada A1 fra il 1960 e il 1961.
Nell’estate del 2010 è stata condotta una prima indagine di scavo da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
Su quattro dei setti radiali dell’edificio, poggiava un casale esistente forse già dalla fine del XVIII secolo e demolito sul fine del 2006, noto con il nome di “Casale Bonanni”. Nelle cantine del fabbricato e sui muri all’esterno è possibile osservare resti di muri in opera reticolata.
L’anfiteatro di Aquinum era probabilmente molto simile a quello di Casinum, anche se di dimensioni maggiori rispetto a quest’ultimo.
Teatro
Il teatro è sulla via Latina, decumanus maximus dell’antica colonia. Sono visibili i muri che sostenevano la media cavea, e parte dell’area della scaena. Dell’edificio restano 22 setti radiali, larghi 1,05m. I muri sono in cementizio, e i paramenti murari sono caratterizzati da un’opera reticolata con cubilia in travertino locale.
Il primo intervento di scavo archeologico fu effettuato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, che ha realizzato due interventi in corrispondenza dell’asse minore della cavea e in prosecuzione del primo setto verso l’orchestra.
Tali saggi hanno permesso, tra gli altri risultati, di individuare 3 gradoni ancora in situ. Sulla base degli scavi si può ipotizzare l’esistenza di due ordini di gradinate: quello superiore sostruito, quello inferiore scavato. Diverse sono le proposte cronologiche. Una prima datazione colloca il teatro nei primi anni del I sec. d.C. . Diversamente, altri hanno ritenuto l’edificio più antico, datandolo alla metà del I sec. a.C.
Edifico absidato
L’edificio si trova vicino al teatro, nel settore centrale della città romana. È una struttura costruita in grossi blocchi di travertino locale squadrati. In passato, sulla scorta di Giovenale ai ruderi era stato attribuito il nome di “tempio di Diana”. Nei testi di alcuni viaggiatori ottocenteschi, l’edificio è menzionato con il nome “S. Maria Maddalena” : ciò suggerirebbe la sua riconversione, prassi peraltro abbastanza comune in epoca tardo antica, in luogo di culto cristiano.
Non si conosce la cronologia del monumento, variamente datato nel II sec. a.C. nell’età augustea o più genericamente nella seconda metà del I sec.a.C.
Altrettanto ignota è la sua funzione, riferibile forse a una basilica.
Tempio
Il tempio maggiore di Aquinum, meglio noto come cosiddetto “Capitolium”, era uno degli edifici più grandi della città. I resti si trovano nella zona nord ovest della colonia, in un settore periferico. Il tempio fu costruito sicuramente su una preesistenza cultuale più antica, di epoca preromana.
Secondo gli studi più recenti il “Capitolium” di Aquinum una struttura templare con sei colonne sulla fronte, e univa due ordini architettonici, il dorico e il corinzio. La cronologia del monumento si colloca alla fine del II sec. a.C. o ai primi decenni del I sec. a.C.
Il tempio era dedicato molto probabilmente ad una divinità femminile (forse Iuno Regina Populonia), legata alla sfera della guarigione.
Torre
La struttura è collocata nell’estremo settore occidentale dell’area urbana, sulla linea delle mura, pochi metri a nord rispetto al tracciato della via Latina e ai resti della porta Romana.
Era una delle torri che costituivano parte integrante del sistema di difesa della città su questo lato.
Il monumento è costruito in grossi blocchi di travertino. La tecnica edilizia è l’opera poligonale. La pianta della struttura è di forma quasi quadrata, e misura 6,40 x 6,80m., con un elevato conservato per un massimo di 2,80m.
L’insieme delle caratteristiche edilizie e le considerazioni storiche sembrano far convergere la datazione di quest’edificio tra la fine del IV e il III sec. a.C.
Porta San Lorenzo
La porta San Lorenzo (dalla vicinanza ad una chiesa medievale dedicata al santo e ricordata nelle fonti medievali agli inizi del XIV sec.) sorge sulla via Latina nel settore orientale dell’area urbana di Aquinum. Si tratta di una porta a cavedio a pianta rettangolare conservata quasi per intero, costruita in blocchi squadrati di travertino locale. La base è decorata sulle facciate, e per un breve tratto lungo i lati corti, da uno zoccolo modanato con profilo a gola discendente. Gli archi di ingresso, ad Est e ad Ovest, sono a tutto sesto con una sola ghiera di conci e hanno una luce di m 3,60. Sul lato occidentale, ai lati del fornice, si aprono due incassi rettangolari, destinati all’alloggiamento di elementi decorativi.
Porta Romana
La Porta Romana costituiva l’accesso occidentale alla città di Aquinum. È una porta monumentale ad un solo fornice, a pianta quadrata, realizzata in grandi blocchi squadrati di travertino.
Sono oggi visibili, a fianco della strada provinciale Latina, il basamento, parte dell’alzato degli stipiti e l’attacco delle mura, oltre a numerosi blocchi pertinenti alla porta stessa ed alle mura, conservati ai lati ed al di sopra delle strutture.
La Porta è parte integrante del circuito difensivo della colonia romana. La cinta muraria è oggi solo parzialmente conservata nel suo tracciato,ma è ben leggibile in tutto il suo percorso dalle foto aeree storiche ed è tramandata dalle fonti letterarie.