#OpenDayAquinum2015 autunnale, tra visite ufficiali e tanti visitatori

Anche per quest’anno ce l’abbiamo fatta!

Cantiere estivo e autunnale: fatto. Open Day estivo e autunnale: fatto. Visita presidente della Regione Lazio: fatto. Visite guidate animate: fatto.

Ebbene si, quest’anno abbiamo avuto in visita sul nostro magnifico scavo archeologico, nientepopodimenoche… mr President, ovvero: Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.

A condurlo in visita all’area archeologica, la nostra guida d’eccezione Valentina Petrucci, che sapientemente ha accompagnato Zingaretti (e il suo lunghissimo e abbottonato seguito) passando dall’area delle Terme Centrali, attraverso l’Antiquarium fino al settore oggetto delle ultime indagini settembrine ai piedi dell’edificio absidato.

Nonostante il caldo opprimente, il cospicuo gruppo di visitatori ha seguito senza indugio Valentina con stupore e curiosità. Al termine, al riparo dal sole, Nicola Zingaretti, introdotto dal sindaco di Castrocielo Filippo Materiale, ha voluto spendere due parole di ammirazione per il sito archeologico: “Sono molto contento di aver visitato questo luogo, ciò che è stato fatto qui è straordinario perché, in un momento di tagli, qui è stata data una speranza ad una comunità, con un nuovo modello di sviluppo fondato su nuove vocazioni produttive”.

Tante altre belle soddisfazioni ci sono arrivate dalla due giorni di Open Day, organizzate nell’ambito del #GEP2015 (Giornate Europee del Patrimonio), in modo particolare dalla giornata di domenica 20 settembre, in cui l’Associazione Culturale Lestrigonia ci ha supportato nell’organizzare delle visite guidati un pò speciali. Speciali perchè ci siamo trasformati in personaggi dell’antica Roma e in questa splendida “mise” e dando sfogo alle nostre doti recitative, abbiamo accompagnato i numerosissimi visitatori presenti, lungo il percorso nell’area archeologica illustrando i monumenti già esistenti e le nuove e recentissime scoperte. Non solo: lungo il percorso vi erano anche dei luoghi di sosta dove erano state allestite scene riferite alla vita quotidiana dell’antica Roma.

C’è stata una presenza molto importante: ci hanno raggiunto i nostri fedelissimi fan, curiosi, appassionati e molti nuovi visitatori provenienti da comuni limitrofi e da altre località.

Antonietta Martignano e Paola Guacci, due delle nostre archeo-attrici, stanche ma felici, commentano la giornata dicendo che “l’area archeologica è stata invasa soprattutto dai bambini, i più coinvolti dalla manifestazione, che hanno vissuto un giorno da Romani: guidati dalle matrone hanno scoperto il funzionamento e la vita nelle terme, dal centurione hanno imparato l’arte della guerra (pacificamente!) e grazie al magister hanno imparato l’arte della scrittura”.

Non solo i bambini, ma anche gli adulti sono stati coinvolti, spesso dando vita a curiose scenette.

Un successo a 360° insomma.

Con un pò di orgoglio diciamo anche di aver ricevuto molti complimenti (forse non solo come archeologhe, ma anche come attrici, chi può dirlo…) e che la gente è andata via molto, anzi moltissimo entusiasta di aver preso parte alla nostra iniziativa.

Ed ogni volta non ci stanchiamo mai di dirlo, i vostri complimenti e il vostro entusiasmo sono la carica e la spinta per proseguire questo fantastico progetto di ricerca che è Aquinum, che non smette mai di stupirci e meravigliarci con i suoi tesori nascosti che ci lasciano ancora a bocca aperta. Perchè il duro cantiere non ha scalfito minimamente la nostra sensibilità al fascino della scoperta.

Grazie a tutti e arrivederci alla prossima campagna di scavo!

L’area delle terme di Aquinum restituisce ancora tesori. Intervista a Giuseppe Ceraudo e Filippo Materiale.

L’ultimo ritrovamento effettuato nell’area delle terme di Aquinum, le più grandi in Italia come estensione dopo le terme imperiali di Roma, viene mostrato in anteprima alle telecamere dell’emittente locale TeleUniverso.

“Si tratta di una iscrizione romana, riferibile ad un personaggio femminile, appartenente ad una famiglia facoltosa, già nota da un rinvenimento del 1600” commenta il direttore di scavo, prof. Giuseppe Ceraudo. ” Trattasi della sacerdotessa della diva Augusta”.

Non solo: vengono mostrate alle telecamere anche i resti del teatro romano, ripulito dalla vegetazione e oggetto di alcuni saggi archeologici di approfondimento.

“L’intento dell’amministrazione comunale è quello di portare alla luce quanto più possibile la città romana che sta emergendo in maniera inaspettata, nella sua bellezza, nella sua grandezza” ha riferito il sindaco di Castrocielo Filippo Materiale. “Vogliamo rendere quest’area archeologica la più importante fra Roma e Napoli”.

Sosteneteci con il nostro progetto di crowdfunding su www.teezily.com/stores/aquinum2015

🙂

Summer School in “Archeologia Area e Telerilevamento di prossimità con Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (droni)”

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E’ disponibile nella sezione “Bandi e Concorsi” del sito Unisalento, l’Avviso di selezione pubblica per partecipare alla prima Summer School in “Archeologia Area e Telerilevamento di prossimità con Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (droni)”.


Termine presentazione domande: 20 luglio 2015


Il bando è scaricabile cliccando su questo link.

In collaborazione con:

                          castrocielo                    università-salento_big_scritta_verticale                             logo_mibac_big

The Porta Romana

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The Porta Romana was the entrance to the western city of Aquinum. It is a monumental gate with a single arch, a square, made of large blocks of travertine. Can be seen today, next to the Via Latina, the base part of the elevation of the jambs and the attack of the walls, as well as several blocks belonging to the same door and the walls, preserved to the sides and above the structures.

The door is an integral part of the defensive circuit of the Roman colony. The walls are now only partially preserved in its path, but it is easy to read in all its historical path from aerial photos and is passed down from literary sources.

The Porta San Lorenzo

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The Porta San Lorenzo (from close to a medieval church dedicated to the saint and remembered in medieval sources at the beginning of the fourteenth century.) Is located on the Via Latina in the eastern sector of the urban area of Aquinum. It is a door to a rectangular shaft preserved almost entirely built of square blocks of local travertine. The base is decorated on the facades, and for a short distance along the short sides, from a socket molded with profile groove descending. The entrance arches, east and west, are all in the sixth with a single ring segments and an aperture of 3.60 m. On the western side, on the sides of the arch, there are two rectangular receipts, for the housing of decorative elements.

The Arch

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In the eastern suburb of Aquinum is the honorary arch so-called ” di Marcantonio”. The attribution of this, very suggestive, draws its origins by Cicero (Cic. Philipp., II, 41, 105-106). The monument is one of the oldest examples of honorary arch known in Italy. Built in blocks of local travertine, the Arch missing of the entire top. The lower part of the monument is not visible, because is  submerged by a water course.

The elegant shape of the arc “Marcantonio” have always aroused interest: in the  Renaissance is designed and integrated with hypothetical reconstructions, by Antonio and Giuliano da Sangallo, Sallustio Peruzzi, Giovannantonio Dosio.
The construction of the monument is dated to around the years 41-40 BC

The Via Latina

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The Via Latina is one of the oldest roads in Italy. Already existing in protohistoric and archaic ages, the path that characterizes the Liri valley was settled around the IV-III century. BC, during the Roman colonization of southern Lazio. Leaving Rome at Porta Capena together with the Queen of Roads (the Appian Way), the Via Latina came in Capua through several major centers. Aquinum was one of these.

In the urban structure of Aquinum the Via Latina plays a key role, being the decumanus maximus of the city, along which were the main monuments.

 

The Amphitheater

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The amphitheater is located in the south-western sector of the city. Of the monument are visible only few remains  because was partially destroyed during the construction of the A1 highway between 1960 and 1961.
In the summer of 2010 he was made ​​a first archaeological excavation.
A farmhouse rested on four radial septa of the monument. In the cellars of the building and outside on the walls you can see the remains of walls in opus reticulatum.
The amphitheater Aquinum was probably very similar to that of Casinum, even if larger than this.

The Apsidal Building

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The building is located close to the theater, in the central sector of the Roman city. It is a structure built of large blocks of local travertine squared. In the past, on the basis of Juvenal to the ruins had been given the name of “Temple of Diana”. In the writings of some nineteenth-century travelers, the building is mentioned by the name “S. Mary Magdalene “that would suggest his conversion, however, fairly common practice in late antiquity, in place of Christian worship.

Do not know the chronology of the monument, variously dated in the second century. B.C. in the Augustan age, or more generally in the second half of the sec.aC
Equally unknown is its function, attributable perhaps to a basilica.